SERVIZI OFFERTI DI MEDICINA SPORTIVA

VISITA PER L'IDONEITÀ ALL'ATTIVITÀ SPORTIVA AGONISTICA

Ha lo scopo di rilasciare il certificato agonistico, che consente di partecipare alle competizioni sportive. Non possono essere rilasciati altri documenti relativi alla visita (Elettrocardiogramma, spirometria, cartella clinica, ecc).

La visita consiste in: compilazione della modulistica di accesso, raccolta di un campione di urine, visita medica, spirometria, elettrocardiogramma a riposo, sforzo allo step, elettrocardiogramma dopo sforzo.

Nei soggetti che hanno compiuto i 35 anni è necessario effettuare lo sforzo al cicloergometro con monitoraggio continuo (dall’inizio, durante e fino alla fine della pedalata) dell’elettrocardiogramma.

Per sveltire le procedure tenere presente i seguenti punti:

  • Portare con se un documento di identità valido
  • Munirsi del modulo e compilarlo prima di arrivare al Centro di Medicina
  • Ricordarsi di trattenere le urine prima di arrivare al Centro di Medicina
  • Portare con se accertamenti medici che possono essere di interesse ai fini della visita e cioè ecocardiografe, holter cardiologici, visite cardiologiche, visite diabetologiche, ecc…
VISITA PER L'IDONEITÀ ALL'ATTIVITÀ SPORTIVA NON AGONISTICA

Ha lo scopo di rilasciare il certificato per la pratica sportiva non competitiva, per chi frequenta palestre, piscine, corsi vari. Il protocollo di visita del Centro di Medicina consiste in una visita medica con elettrocardiogramma a riposo.

TEST DEL MASSIMO CONSUMO DI OSSIGENO (VO2 MAX)

Per dare una definizione iniziale e generale, possiamo definire il massimo consumo di ossigeno come la massima quantità di O2 che un atleta può utilizzare durante la propria attività sportiva. Il massimo consumo di ossigeno viene anche definito come ‘massima potenza aerobica’; in questo caso termini come ‘potenza’ e ‘capacità’, che nella fisica hanno un significato ben preciso, sono ‘riciclati’ dalla fisiologia sportiva, per descrivere il funzionamento di un determinato sistema metabolico.
Se, in termini fisici, per Capacità intendiamo la quantità di energia [j] o [cal] che un sistema è in grado di fornire (calcolata dal prodotto forza x spostamento), in fisiologia sportiva questo termine è utilizzato per descrivere il tempo per cui un sistema riesce a mantenere una certa velocità o potenza.Per Potenza, s’intende invece la quantità di energia che un sistema è in grado di fornire nell’unità di tempo [W] (valore che viene calcolato dal prodotto forza x velocità). In fisiologia sportiva questo termine indica la massima velocità alla quale un atleta è in grado di esprimere una determinata performance, utilizzando un preciso sistema metabolico.
Per comprendere, a livello pratico, il significato di ‘massimo consumo di ossigeno’ prendiamo in esempio un ciclista che inizia gradualmente a pedalare su un percorso pianeggiante, raggiungendo un impegno ‘costante’.
Partendo da una condizione di riposo, i primi meccanismi energetici, che il fisico del nostro atleta mette in azione, sono i più rapidi disponibili: ci riferiamo ai meccanismi ATP-CP (creatinfosfati) e glicolisi (vale a dire carboidrati bruciati senza l’uso dell’ossigeno) che possono sopperire, per brevissimo tempo, all’avvio del sistema aerobico. Una volta che quest’ultimo viene avviato, e nel momento in cui, tale sistema si è adeguato alla richiesta energetica, inizia uno stato d’equilibrio.
Durante questo stato l’atleta consuma ossigeno e tale consumo è costante. Se facciamo eseguire al ciclista una graduale progressione, l’intensità dello sforzo aumenterà gradualmente così come aumenterà anche il consumo d’ossigeno.
Una volta raggiunta un’intensità di lavoro mediamente elevata, il meccanismo aerobico non sarà in grado di fornire da solo l’energia richiesta; inizierà quindi un progressivo accumulo di acido lattico, evidente segnale dell’entrata in funzione del metabolismo anaerobico.

Il consumo d’ossigeno dell’atleta continuerà in ogni caso ad aumentare fino a che, arrivati ad una determinata intensità, verrà raggiunto un picco di consumo, oltre il quale, indipendentemente dalla richiesta metabolica, il fisico del nostro ciclista non sarà più in grado di andare: l’atleta ha raggiunto in questo caso il ‘massimo consumo d’ossigeno o VO2max’.A seconda del livello di allenamento del soggetto, e soprattutto a seconda delle ‘qualità atletiche ‘ del soggetto, tale intensità può essere mantenuta anche per diversi minuti!!! A partire dai concetti precedentemente esposti è possibile comprendere come la determinazione del massimo consumo di ossigeno, possa fornire un’informazione molto dettagliata e nello stesso tempo complessiva sull’efficienza degli apparati respiratorio, cardiocircolatorio e muscolare.